Semplificazione, chiave per la ripartenza

Riformare la normativa fiscale, alleggerire le imprese dai numerosi adempimenti e ridefinire il sistema di tassazione sono oggi una priorità. A sostenerlo è Angelo Stefanori, partner dello Studio legale tributario Stefanori & Partners, che considera efficaci le misure governative purchè ad esse faccia seguito una maggiore tutela dei redditi.

Come valuta le misure anticrisi messe in campo fin qui dal Governo in materia fiscale? Sono state adeguate o servirebbe un intervento più strutturale?
Gli strumenti individuati sono quelli giusti, ma la loro dotazione finanziaria è ancora scarsa. Se, come promesso dalle forze politiche che sostengono questo governo di larghe intese, si riuscirà ad incrementarle e a renderle durature nel tempo, fino a che durerà l’emergenza pandemica, allora si potrà dire che il lavoro impostato con queste prime misure è completo.
L’aiuto finanziario alle imprese e ai professionisti non è un regalo, serve alla loro sopravvivenza ed al conseguente mantenimento dei posti di lavoro, sia in maniera diretta che nell’indotto. In questa ottica, vanno valutate positivamente anche le specifiche misure previste dal cosiddetto “decreto sostegni” a favore dei lavoratori dipendenti, sia in termini di tutela del posto di lavoro (blocco dei licenziamenti) che del reddito (cassa integrazione). Si tratta di misure necessarie ma emergenziali, non va dimenticato: ad esse deve seguire una tempestiva riforma degli strumenti di tutela del reddito, che deve essere ampia e di semplice applicazione, abbandonando definitivamente tutti quegli istituti che prevedevano l’anticipazione delle somme da parte dei datori di lavoro, per i quali le risorse finanziarie sono, e lo saranno ancor di più in futuro, per chi deve fare investimenti, sempre più preziose.

Quali interventi di natura fiscale potrebbero agevolare le imprese e favorirne il rilancio?
La sospensione della riscossione e della notifica degli atti impositivi e di recupero di imposte non pagate è stata una scelta dolorosa ma necessaria: contrariamente a quanto si pensa, è una scelta dolorosa anche per i contribuenti, che vedono dilatarsi nel tempo i termini di accertamento e di conseguente definizione della loro posizione fiscale. La prevista “sforbiciata” dei vecchi ruoli, relativi a posizioni debitorie datate
e difficilmente riscuotibili, rappresenta anche qui solo un primo passo.
La parola chiave per superare la crisi generale dell’economia e per la ripresa post pandemica è “semplificazione”: abusata finora, e spesso usata
per introdurre nuovi adempimenti, ma ormai di indifferibile attualità.
Imprese e professionisti sono oberati di adempimenti, non solo in campo fiscale, il quale dal suo canto richiede coraggio per ridefinire l’intero sistema di tassazione. È un argomento all’ordine del giorno, tutti noi ci aspettiamo novità a breve.

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